domenica 18 ottobre 2009

A tavola nell'antica Mesopotamia

Gli abitanti della Mesopotamia del III millennio a.C. disponevano di un gran numero di alimenti. Producevano, innanzitutto, diversi tipi di formaggi, gli studiosi ne hanno catalogati almeno una ventina, e preparavano ben 300 tipi diversi di pane. Uno di questi era la "trota", una pasta morbida che si faceva aderire alle pareti del forno e si cuoceva secondo i gusti del consumatore. Alla pasta si poteva aggiungere olio, latte o birra. Il pane era anche aromatizzato con spezie e poteva assumere forme diverse.
Ma i popoli mesopotamici erano gran consumatori, anche, di minestre e, forse, produssero persino i primi insaccati che si ricordino, come suggerisce una tavoletta nella quale viene fatta menzione di un intestino ripiGrassettoeno, forse, di carne. Per quanto riguarda la carne, si consumava prevalentemente quella di bovino, maiale, capra, pecora e cacciagione, condita con erbe aromatiche o piccanti quali il cumino e la senape.
Intorno al 2000 a.C. la dieta mesopotamica si arricchì di pesci di mare e d'acqua dolce, molluschi e crostacei. Si cominciò a preparGrassettoare una sorta di salamoia chiamata siqqu, fatta di pesci, crostacei e cavallette, molto simile al garum romano.
L'ortaggio principe della cucina mesopotamica era certamente la cipolla, seguita dal porro e dall'aglio, considerato un antiparassitarGrassettoio. Ma si utilizzavano, anche, cetrioli, funghi, rape e radici. La frutta più consumata era uva, fichi, mele, pere e melagrane.
Per ovviare al deterioramento delle derrate aGrassettolimentari, visto il clima piuttosto caldo della regione, si ricorreva a diverse modalità di conservazione, a seconda degli alimenti da consumare. Carni e pesci erano essiccati e conservati sott'olio o sotto sale. L'essiccamento riguardava anche i legumi, gli ortaggi, i cereali, l'uva, i fichi ed i datteri.
I Sumeri amavano anche bere. I cereali, germinati e macinati, venivano dapprima setacciati, poi addensati con acqua e lasciati a fermentare. In tal modo aveva origine una bevanda molto simile alla nostra birra. Una qualità di birra vGrassettoeniva prodotta utilizzando, al posto dei cereali, i datteri. La birra in sumero si chiamava ka, in lingua akkadica ikaru ed era presente nella vita di tutti i giorni e nelle cerimonie religiose, nuziali e funerarie.
Per cucinare gli alimenti, le genti mesopotamiche utilizzavano la cottura al vapore, al forno oppure alla brace, controllata dai cuochi (nuhatimmum) che, per questo, godevano di un elevato prestigio sociale. Costoro preparavano salse molto condite, alle quali veniva aggiunto succo di melagrana Grassettomescolato a frutta fresca, spezie ed erbe aromatiche.
Nel 1995 sono state pubblicate trGrassettoe tavolette in scrittura cuneiforme, risalenti al 1600 a.C. e, forse, originarie del sud della Mesopotamia. Queste tavolette sono una sorta di libro di cucina contenente 40 ricette.
Il lavoro dei cuochi non era sempre una passeggiata, come dimostra il caso dell'inaugurazione del palazzo di Kalhu (Nimrud) da parte di re Assurnasirpal II (884-860 a.C.), alla quale vennero invitate ben 69.574 persone e che durò ben 10 giorni. I cuochi dovettero fare un vero e proprio tour de force, cuocendo più di 60.000 animali delle più diverse specie.
Nella zona in cui erano collocate le cucine del palazzo reale di Mari, sono stati ritrovati stampi di ceramica dalle forme diverse. Molto probabilmente erano stampi destinati a pietanze a base di formaggio, pane od altri ingredienti.

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