lunedì 5 luglio 2010

Nuove sull'Uomo di Altamura


Il Neanderthal italiano è un uomo caduto in un crepaccio. E' il famoso scheletro di Altamura, che è stato ritrovato in Puglia nel 1993, che sta rivelando sorprendenti notizie sull'antropologia italiana e del sud Europa.
Il fossile d'uomo ha una particolarità che lo rende davvero unico in Italia ed in Europa: è intatto, pur se disarticolato, a differenza di altri "colleghi", italiani ed europei. L'Uomo di Altamura è stato scoperto da due speleologi che stavano esplorando, da due anni, un ipogeo molto esteso. Gli studiosi scoprirono una volta cranica rovesciata e ricoperta di concrezioni calcaree.
Due anni fa sono ripartiti gli studi sull'Uomo di Altamura ed hanno determinato che si trattava di un ominide di 160 centimetri di altezza, vissuto in un arco temporale piuttosto ampio, che va dai 250 mila ai 50 mila anni fa. Inoltre sono state condotte, dagli studiosi, delle indagini sul dna mitocondriale dell'Uomo di Altamura, che hanno dimostrato che il gruppo di Neanderthal poteva essere suddiviso in tre gruppi distinti a seconda della loro distribuzione geografica.
L'Uomo di Altamura è geneticamente compatibile con i gruppi neanderthaliani dell'Europa meridionale ed è affine con i reperti umani ritrovati in Spagna ed in Croazia. Si tratta di un soggetto maschile ed il suo scheletro è, al momento, inamovibile, situato nelle viscere di una grotta a dieci metri di profondità. L'inamovibilità è una condizione posta dal Ministero per la sua tutela.
I primi studi sulla grotta che "ospita" il prezioso reperto, hanno fatto pensare che la sala principale della stessa, un tempo, fosse dotata di diverse aperture che funzionavano come trappole per animali e che ora sono occluse da detriti.

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