venerdì 27 agosto 2010

Alla ricerca della chiesa perduta


All'interno della rocca malatestiana di Fossombrone (PU), riemergono i resti della cattedrale. Sono state effettuate, a cura dell'Università di Urbino, delle ricerche archeologiche e nella parte nord occidentale è affiorata una vasca battesimale per catecumeni, risalente all'VIII secolo d.C..
La vasca ha forma rettangolare, appare scavata nella roccia ed è circondata dai resti di quattro murature di pietra rivestite dell'intonaco originario in cocciopesto rosato. Il fondo della vasca è ancora in parte pavimentato da lastre di calcare bianco. In relazione con l'invaso sono anche state ritrovate 16 grosse buche di palo, probabilmente riferibili ad un porticato. I motivi decorativi che ancora si possono intuire appartenevano, forse all'antico edificio della Cattedrale altomedioevale, la chiesa di Santa Maria Maggiore che i documenti attestano in questa zona ma che ancora non è stata individuata.
Nella seconda metà del '400, i Malatesta ampliarono il preesistente fortilizio duecentesco in una rocca con cinta muraria e pianta quadrilatera e torrioni angolari. Nel 1444 Fossombrone passò a Federico da Montefeltro e la rocca divenne uno dei capisaldi del sistema fortificato del neonato ducato di Urbino (1443-1631). Sotto Federico da Montefeltro la rocca assunse il suo aspetto attuale, adeguandosi alle nuove esigenze militari di carattere difensivo.
La rocca subì gravissimi danni e fu smantellata nel 1502 dal Valentino. Il complesso fortificato finì per cadere in rovina. Nel '700, al suo interno, venne eretta la chiesetta di S. Aldebrando.

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