sabato 11 settembre 2010

Le orme di Minerva


(Archeorivista) Il 2 agosto sono iniziati gli scavi archeologici sul monte Castelon a Marano e sono subito emersi i resti di un antico tempio romano dedicato a Minerva, già noto da molto tempo. Infatti tre anni fa era stato eseguito un saggio archeologico che aveva permesso di riportare alla luce parti di una pavimentazione e resti di murature del tempio e, nelle vicinanze, resti di un castello di epoca scaligera.
La presenza umana, in questo luogo, è attestata sin dalla preistoria e documentata da numerosi resti archeologici. Agli inizi dell'Ottocento il conte Giovanni Girolamo Orti Manara, studioso e appassionato di antichità locali, aveva supposto che vi fosse una relazione tra l'antico toponimo del luogo, Minerbe, e la presenza di un tempio o di un'area consacrata alla dea. Furono svolte delle indagini e le ipotesi del conte furono confermate dal rinvenimento di numerosi resti murari e di manufatti, oltre che dalla presenza di una decina di epigrafi dedicate alla dea Minerva. Il tempio, risalente al I secolo d.C., era extraurbano.
Lo scavo, tuttora in corso, è stato voluto dal sindaco e viene portanto avanti dalla Soprintendenza dei Beni Archeologici del Veneto.

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