martedì 26 ottobre 2010

I pretoriani, armi e vestimenti


L'esame dei rilievi funerari privati e gli scavi effettuati in siti militari hanno messo in discussione la rigida distinzione in materia di equipaggiamento tra legionari ed ausiliari che si evince dalla Colonna Traiana.
Alcuni ausiliari usavano un'armatura detta lorica segmentata (il termine è moderno), mentre alcuni legionari usavano armature a scaglie (lorica squamata) o di maglia (lorica hamata). I soldati erano proprietari di tutti i loro abiti e di quanto portavano con sé. Lo si è dedotto dalle testimonianze ritrovate nei papiri, di trattenute sulla paga per l'acquisto del vestiario e dell'equipaggiamento. Sugli oggetti personali giunti sino a noi, poi, sono state ritrovate decorazioni che dimostrano quanto fosse discrezionale l'acquisto dell'equipaggiamento da parte del soldato.
Alcuni elementi dell'equipaggiamento militare sono sempre stati considerati tipici della guardia pretoriana. Tra questi l'elmo attico recante una folta cresta e lo scudo ovale, entrambi rappresentati su un rilievo conservato al Louvre e proveniente dall'arco di Claudio (51 d.C.). I pretoriani sono contraddistinti da uno scudo ovale anche nei rilievi sulle colonne di Antonino Pio (138-161 d.C.) e Marco Aurelio (161-180 d.C.).
La combinazione tra l'elmo attico e lo scudo ovale, secondo alcuni, doveva volutamente conferire un aspetto arcaico ai pretoriani, quanto meno nel loro abbigliamento di parata. Molto più probabilmente i pretoriani erano equipaggiati come i legionari loro contemporanei.
Nei primi anni della loro storia, i pretoriani indossavano l'elmo di tipo Montefortino, utilizzato dalle legioni della Repubblica e dei primi anni dell'impero. La stele funeraria di un pretoriano ad Aquileia, risalente al I secolo a.C., è decorata con rilievi che mostrano l'elmo di tipo Montefortino con uno scudo ovale. Ai Musei Vaticani se ne conserva un esemplare appartenuto a un soldato della coorte urbana XII che, almeno agli inizi, era probabilmente un'unità di pretoriani.
La tunica era l'indumento fondamentale degli uomini romani. I soldati la portavano più corta, rispetto ai civili, all'altezza del ginocchio e molti pensano fosse di colore rosso. Ricerche dettagliate hanno dimostrato che normalmente questo capo di abbigliamento era bianco o grezzo, cioè il colore della lana non tinta. Quando, sugli affreschi, sono raffigurate tuniche rosse, si vuole indicare che chi le indossava era un ufficiale, probabilmente un centurione, che ha anche l'elmo crestato. Il mosaico Barberini di Palestrina raffigura due uomini armati che sono sicuramente dei pretoriani (hanno lo scudo decorato dal simbolo dello scorpione). Entrambi costoro indossano una tunica bianca ed un elmo con cresta dello stesso colore. Gli studiosi pensano che il bianco fosse il colore identificativo delle unità di guardia, poichè, a partire dal IV secolo, i membri della guardia personale dell'imperatore venivano chiamati candidati. Sulla Colonna Traiana, invece, non v'è distinzione tra legionari e pretoriani che utilizzano entrambi la lorica segmentata. Anche le armi dei pretoriani sono simili a quelle dei legionari: un giavellotto e un gladio appeso al fianco destro, nel caso fossero soldati semplici, al fianco sinistro nel caso fossero ufficiali. I pretoriani appaiono equipaggiati solitamente con un mantello con cappuccio (paenula) tipico dei romani, indossato sulla tunica ed utile in caso di pioggia, una cintura militare con cinghia, un paragrembo ed i sandali chiodati (caligae). La paenula si allacciava sul davanti, forse fino a metà torace. In alcuni rilievi sembra che si allacciasse per mezzo di ganci ed occhielli cuciti all'interno, mentre un altro rilievo - custodito a Londra - mostra due sistemi di chiusura esterna, una con bottoni ad asola e l'altra con bottoni tipo alamari. A Pompei sono stati ritrovati dei bottoni tondi di questo tipo, fatti in osso.
Caratteristica peculiare delle guardie pretoriane era la toga civile, che essi indossavano quando erano di servizio a palazzo e in Campidoglio nei primi due secoli dell'era cristiana. Le fonti letterarie raccontano che i pretoriani avevano, nelle insegne, i ritratti della famiglia imperiale (imagines), mentre nella legione romana queste insegne erano affidate ad appositi portatori (imaginifer). Le insegne dei pretoriani erano spesso sormontate dall'aquila che decorava, anche, le loro tombe.

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