mercoledì 24 novembre 2010

I tesori di Qatna, una scoperta italiana

(Fonte: Archeorivista) La spedizione archeologica giunta della Direzione Generale della Antichità e dei Musei della Siria e dell'Università di Udine ha scoperto, nel sito di Qatna, antica capitale siriana, un'officina per la lavorazione dell'argento e del bronzo, databile alla prima metà del secondo millennio a.C.
La scoperta consentirà di chiarire quali fossero le tecniche di produzione dei metalli, di far luce sull'origine delle materie e prime e sulle vie commerciali che distribuivano il metallo, in antico, nel Vicino Oriente. Daniele Morandi Bonacossi, condirettore della spedizione, ha affermato che si tratta di una scoperta unica nel suo genere per l'archeologia della regione siro-palestinese.
La XII campagna di scavo dei ricercatori dell'università friulana a Qatna ha portato alla luce anche uno scarabeo egizio, risalente alla seconda metà del secondo millennio a.C., con montatura d'oro e cartiglio e la titolatura reale di Amenhotep III. Una scoperta di enorme importanza che conferma le strette relazioni tra l'Egitto e l'antica capitale siriana che per diversi secoli ha governato un grande regno al centro delle strade carovaniere tra Occidente e Oriente. La spedizione ha, inoltre, concluso la prima parte dei lavori di restauro del palazzo reale, rendendo fruibili seimila metri quadrati di sito archeologico al pubblico.

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