venerdì 11 marzo 2011

Harpastum e rugby


Marina Piranomonte, della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, ha scoperto un'antica necropoli romana che si estende sotto un campo da rugby, lo Stadio Flaminio. Qui è stato trovato l'ingresso alla città dei morti e sono state ritrovate 23 iscrizioni funebri, decine di monete di bronzo, lampade ad olio e migliaia di frammenti di ceramica.
Si ipotizza che la necropoli possa contenere fino a 50 tombe collegate da una rete di strade. Recentemente la dottoressa Piranomonte ha scoperto altre cinque tombe ed iscrizioni con nomi greci, che suggerirebbe l'idea che vi siano stati sepolti schiavi liberati. Il sito risale al I secolo a.C., ma il vasellame medioevale che è stato rinvenuto indica che le tombe sono diventate, in seguito, le case dei romani. Sono state trovate scale che portavano a piani superiori.
Inoltre vi è un fortunoso legame tra il campo da rugby ed il gioco romano dell'harpastum, praticato con una palla semirigida dai legionari in libertà dai loro servizi quotidiano. Non si conoscono le regole del gioco, ma si sa che era un gioco piuttosto violento e che i giocatori spesso finivano in terra e subivano contusioni e fratture. Il gioco prese piede in Gran Bretagna. Una fonte narra come i Romani avessero perso contro la squadra britannica, nel 276 d.C.
Il gioco fu mutuato da uno simile, chiamato arpaston, giocato dai Greci. I Romani ne stravolsero le regole e lo resero famoso, al punto che attirava sempre un gran numero di spettatori..
Tornando alla necropoli, gli studiosi sono convinti che ci sia un vero e proprio tesoro, sotto il cemento di Roma.

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