lunedì 15 agosto 2011

Il tesoro di Pantelleria

L'effigie del cavallo su una delle monete ritrovate
a Pantelleria
Dopo le 600 monete di bronzo ritrovate da alcuni studenti di archeologia nelle acque di Pantelleria, nel giugno scorso, è la volta di un altro sorprendente ritrovamento, nelle medesime acque.
Ricercatori e volontari, riuniti nel consorzio "Pantelleria Ricerche", hanno recuperato ben 3500 monete risalenti a oltre 2200 anni fa. Il ricercatore Francesco Spaggiari ha affermato che l'iconografia è identica in tutte le monete che sono state recuperate, che sembrerebbero coniate in un periodo di tempo compreso tra il 264 e il 241 a.C.
Molte monete recano, su una faccia, la dea Tanit, con la testa adagiata verso sinistra e sull'altra faccia un profilo equino rivolto verso destra con simboli quali un bastone e una stella. Il coordinatore scientifico del progetto, Leonardo Abelli, pensa che così tante monete potessero servire a finanziare la missione antiromana presso i partiti punici della Sicilia.
Ora si spera che questi ritrovamenti possano portare all'apertura di un parco archeologico anche subacqueo, che potrebbe bloccare il piano di trivellazioni petrolifere
che minaccia l’orizzonte dell’isola a causa del possibile incremento delle piattaforme petrolifere.

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