sabato 19 novembre 2011

Una piccola mummia sotto osservazione

La mummia del piccolo egizio
La professoressa Sarah Wisseman, direttrice del Programma su Tecnologie Antiche e Materiali Archeologici presso la Illinois State Archaeological Survey ha dato risposte a molte domande su una mummia egizia di un bambino, che da anni era conservata presso il Museo Spurlock della University of Illinois.
I test sono stati effettuati nel 1990 e nel 2011 per mezzo dei raggi X e di una Tac ed hanno permesso di analizzare anche frammenti di stoffa, insetti e resine che sono stati rinvenuti sulla mummia. Le analisi hanno permesso di indagare sulla mummia senza sbendarla.
Le scansioni, l'analisi del materiale utilizzato per imbalsamare il piccolo e il Carbonio14 utilizzato su una tavola di legno sono state fondamentali nelle analisi. Il cervello, i polmoni e il cuore del piccolo sono stati lasciati intatti nel corpo. Ma il cranio, trovato rotto, e la presenza di coleotteri nel corpo ha suggerito che il lavoro di mummificazione non fu troppo accurato. La professoressa Wisseman ritiene che, forse, il corpo fu lasciato un pò di tempo all'aria aperta prima di essere mummificato. Probabilmente il piccolo defunto era stata una delle vittime di qualche epidemia.
La mummia conservava ancora alcuni denti da latte mentre stavano crescendo i denti permanenti. Le indagini condotte sulle ossa hanno confermato che il bambino era ancora in fase di crescita, la sua età è stata stimata tra i 7 e i 9 anni.
"Tutte le prove, tuttavia, suggeriscono che la famiglia di questo bambino era benestante. - E' stata l'affermazione della professoressa Wisseman. - Furono utilizzati un costoso pigmento rosso proveniente dalla Spagna e decorazioni in oro. Questo bambino apparteneva a una classe sociale elevata".

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