sabato 24 marzo 2012

Agsu, in Azerbaijan, ritorna alla luce

I resti della città di Agsu
Scavi archeologici che si sono sviluppati tra il 2010 e il 2011 ad Agsu, in Azerbaijan, hanno riportato alla luce i resti di un vasto borgo del XVIII secolo, ricco di resti architettonici e di manufatti. Questa scoperta farà parte di una mostra promossa dai locali Beni Culturali.
La città di Agsu era, nel XVIII secolo, un insediamento composto prevalentemente da persone deportate da un'altra città chiamata Shamakhti, distrutto a seguito della conquista di Nadir Shah, che governò come Sha dell'Iran dal 1736 al 1747 circa.
Malgrado la città sia stata, nel corso degli anni, esposta ad attacchi, distruzioni e deportazioni, è rimasta sufficiente traccia della vita che vi si svolgeva e degli abitanti che la animavano. Sono emersi i resti di un castello difensivo rotondo e di abitazioni edificate le une vicino alle altre.
Gli scavi sono stati diretti da archeologi dell'Istituito di Archeologia ed Etnografia dell'Accademia Nazionale delle Scienze dell'Azerbaijan e del Museo Nazionale di Storia di Azerbaijan ed hanno riguardato una vasta area dove sono emerse anche le mura della fortezza di Agsu, linee idriche e fognarie, un complesso di terme, abitazioni, negozi, laboratori di ceramiche, numerosissime monete ed altri materiali che confermano il ruolo centrale che la città svolse sulle rotte del commercio dell'epoca.

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