sabato 21 aprile 2012

Persiani battuti da uno tsunami

La penisola di Kassandra
Uno tsunami salvò una città greca dall'esercito persiano quasi 2.500 anni fa. Secondo Erodoto fu un miracolo degli dei ma nuove prove suggeriscono che quello che avvenne aveva poco a che fare con la volontà divina.
Nel 479 a.C. Erodoto testimoniò che ci fu un imponente ritrarsi delle acque all'epoca dell'invasione persiana della Grecia, un ritrarsi che durò per molto tempo. I persiani erano arrivati ad una penisola a nord della Grecia, chiamata Kassandra (oggi Nea Potidea), ma prima che potessero raggiungere e sistemarsi sulla terraferma, la fortuna volse loro le spalle.
Sia Erodoto che gli abitanti della penisola greca videro la disfatta persiana come un intervento della mano vendicatrice di Poseidone, dio del mare, che volle punire i persiani per qualche oscura mancanza. In realtà si trattò di uno tsunami che investì la parte settentrionale dell'Egeo. Le prove dell'azione dello tsunami sono disseminate nei testi antichi ma anche nel terreno della città descritta da Erodoto. I ricercatori hanno scoperto strati di sabbia letteralmente trasportati nell'entroterra da una potente ondata. Senza contare che la regione è sempre stata fortemente sismica. Nella sabbia dell'entroterra sono state trovate conchiglie datate ad un periodo di tempo molto vicino al 500 a.C.

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