sabato 26 maggio 2012

Una sepoltura medioevale nella metro di Napoli

Napoli, lo scheletro emerso durante i lavori della metro
A Napoli, a piazza Municipio, dove sono in corso da anni i lavori di costruzione della stazione della metro, è affiorato uno scheletro risalente al medioevo. Il reperto si trovava ad una profondità di circa otto metri, dove si sta realizzando la scala d'accesso per la stazione.
L'archeologa Daniela Giampaolo, della Soprintendenza, lo ha datato ad un periodo compreso tra il VII e l'VIII secolo a.C.. Lo scheletro era sepolto in una tomba a fossa, scavata nel terreno, una delle tante sparse nella zona. Sulle prime sembrava presentare tracce di sangue che avevano fatto pensare ad una morte più recente.
Dal giugno 1999, quando si sono aperti i cantieri per la costruzione della metropolitana, i ritrovamenti archeologici sono stati numerosi, a conferma della stratificazione del sottosuolo napoletano. Nel gennaio del 2004 è affiorato persino il porto romano, a tre metri e mezzo sotto il livello del mare, tredici metri dall'attuale piano di calpestio. Il porto, spiegano gli archeologi, sarebbe stato attivo fino al 400 d.C., quando la zona si impaludò. Poi, nel VII secolo d.C., fu completamente occultato da una strada. Durante gli scavi sono emersi oltre 200 reperti: una barca da carico di nove metri, anfore, monete corinzie, bottiglie di vetro contenenti unguenti, ceramiche, ancore di epoca romana. Tutto intatto.

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