giovedì 7 giugno 2012

Le gemelline di Olerdola

Olerdola, i resti delle gemelline
I ricercatori dell'Università Autonoma di Barcellona hanno scoperto i resti di due gemelle neonate nel sito archeologico di Olerdola a Barcellona. I resti risalgono ad un periodo compreso tra il IV e il II secolo a.C. e sono il primo caso documentato di resti gemellari registrati nella penisola iberica.
I resti, ritrovati in Catalogna, appartengono a due neonate di 38-40 settimane di gestazione, che furono seppellite nello stesso momento. I resti ossei non presentano segni patologici che possano dare una spiegazione della morte che, per il momento, sembra doversi attribuire ad una gravidanza e ad un parto difficili, conseguenza della scarsa igiene e profilassi dell'epoca.
Gli archeologi sono ricorsi ai metodi dell'antropologia forense per determinare il sesso e l'età delle due gemelle. Per quest'ultima, in particolare, si è preso come riferimento la lunghezza delle ossa e il loro stato di calcificazione. La scoperta è tanto più importante in quanto consente di studiare le sepolture dei neonati nella penisola iberica. Finora, infatti, si pensava che ai bambini piccoli non fosse riservata una vera e propria sepoltura in cimiteri. Le gemelle, invece, sono state sepolte in un luogo dove solitamente si conciavano le pelli, un luogo di lavoro, il che suggerisce che questo era il luogo dove lavorava la loro madre.

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