giovedì 18 ottobre 2012

Ale Stenar, la Stonehenge svedese

Ale Stenar, in Svezia
Gli archeologi svedesi hanno riportato alla luce quello che si pensa essere un dolmen, o il portale di una sepoltura di oltre 5.000 anni fa, accanto ad alcune pietre del monumento megalitico di Ale, nel sud della Svezia.
Gli archeologi pensano che nella sepoltura appena individuata fosse stato deposto un ricco agricoltore. La tomba è costituita da rocce molto pesanti, quasi come se fossero una sorta di cemento e conserva anche i resti di quello che sembra essere un muro.
Ale Stenar, o le pietre di Ale, sono un monumento megalitico che viene spesso chiamato la Stonehenge svedese. Si trova a circa 10 chilometri a sudest di Ystad, in Scania, in vista del mare del sud della Svezia. Qui sorgono 59 massi di arenaria piuttosto grandi, del peso stimato di 1,8 tonnellate ciascuno, disposti a forma di nave per una lunghezza di 67 metri. Una leggenda svedese vuole che qui fosse stato sepolto un re di nome Ale.

6 commenti:

Lapenna Daniele ha detto...

Ecco altre architetture simili ad altre!!
Perché il sito di Göbekli Tepe?
Che è stato nominato il più antico del Pianeta.
Straordinario.
E non ci venissero più a dire che 10mila anni fa l' uomo era barbaro, buzzurro e usava la clava!
Cidenti a loro cidenti..

Em Hotep ha detto...

Ci sfuggono molti sottili legami tra le diverse civiltà. Forse si tratta, come sostengono alcuni, di medesimi obiettivi raggiunti da popolazioni diverse in tempi diversi. O forse no. Qualcuno sarà migrato in terre vicine portando il suo bagaglio di esperienze e conoscenze. Oppure, chissà, tra un diluvio e l'altro, qualche civiltà più evoluta ha "insegnato" a discepoli molto attenti e intelligenti.

Lapenna Daniele ha detto...

Io personalmente penso che sia giusta la seconda opzione.
Leggendo i racconti delle popolazioni del centro America, con Viracocha
che era arrivato dal mare, ed aveva un aspetto da uomo europeo,
la possibilità c'è.
Guarda qui http://ilfattostorico.com/2012/09/18/scoperte-le-prime-piramidi-etrusche-a-orvieto hanno scoperto un' altra piramide, stavolta in Italia!
Sembra proprio la copia della piramide di Zoser, ed anche quelle del centro America.

Em Hotep ha detto...

Si, ho letto di questa nuova scoperta. A dire il vero ho ripensato alla perduta tomba di Porsenna che, se non ricordo male, aveva elementi piramidali che la caratterizzavano. E poi ho pensato alle recenti scoperte di piramidi di Visoko, in Bosnia, che molti pensano siano più antiche delle piramidi di Giza. Bisognerebbe studiare, in modo attento, la disposizione del cielo antico e capire quali messaggi i nostri progenitori traevano dalle stelle. Mi pare come se insistessero a fissare, sulla terra, un particolare momento, coincidente con una particolare disposizione degli astri nella volta celeste...

Lapenna Daniele ha detto...

La stessa cosa che sostengono scrittori come Robert Bauval e Graham Hancock.
La data che corrisponde è sempre 10.500.
Può essere, ma quando molti mettono in gioco individui provenienti da altre galassie,
vado un pò con i piedi di piombo.
L' uomo, come abbiamo visto, è stato in grado di inventare, costruire ed ideare cose che secoli fa erano impensabili.
Ad esempio la Porta del Sole di Tiahuanaco, un unico blocco di pietra pesante tonnellate, con molta probabilità è stato scavato nella roccia, quando le acque arrivavano in una zona più interna. Difatti l' idea di "porto navale" regge, andando
a guardare ciò che ne rimane e la zona dall' alto.
L' unico errore gravissimo per me, è la datazione della comparsa dell' uomo sapiens.
L' uomo era già sapiens da millenni addietro, ma purtroppo inviduare la datazione di un monumento dalla roccia, è alquanto impossibile.

Em Hotep ha detto...

Onestamente ci andrei anche io con i piedi di piombo, a parlare di interventi alieni. Certo è, però, che forse sarebbe il caso di rivedere certe datazioni con una mentalità scevra da pregiudizi e aperta a nuove scoperte.

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