sabato 26 gennaio 2013

Mummie, capelli e... denti

Ricostruzione del volto e della capigliatura
della donna ritrovata in Egitto
Duemila anni fa, quando la terra d'Egitto era stata posta sotto il controllo di Roma, una giovane donna fu seppellita, adorna di gioielli e di una elaborata pettinatura. La sua sepoltura è stata ritrovata a pochi metri di distanza da una piramide. La donna aveva vent'anni, quando morì, e la sua bara era decorata dal suo volto scolpito nel legno e dorato. Fu sepolta da Hawara.
L'esame alla TAC della mummia della giovane donna ha rilevato tracce dell'elaborata capigliatura, facilmente individuabile attraverso quest'esame. I capelli della donna erano stati acconciati a trecce, a loro volta attorcigliate a formare uno chignon sulla sommità della testa. Era una pettinatura piuttosto popolare, al tempo in cui è vissuta la giovane, e, forse, si ispirava a quella di Faustina I, imperatrice romana.
Oggi, con le moderne tecniche di indagine, è stato possibile ricostruire il volto della donna e di altre due mummie che, in questo modo, sono quasi tornate a vivere. Capelli e volti sono stati ricostruiti tridimensionalmente da una professionista forense, Victoria Lywood, del John Abbott College.
Quando la mummia della giovane donna è stata ritrovata, i ricercatori che l'hanno sottoposta a TAC hanno riconosciuto tre segni di puntura di piccolissime dimensioni sul lato destro della parete addominale. Queste punture potrebbero averne determinata la morte, ma la domanda è: come se li è procurati la giovane? I ricercatori pensano che le microscopiche punture siano legate alla morte della donna.
Il sarcofago della mummia dalla complessa acconciatura
Un'altra delle mummie esaminate, soprannominata "la matrona dai capelli bianchi", è una donna vissuta a sufficienza per vedere i suoi capelli imbiancarsi, tra i 30 e i 50 ani di età. La datazione al radiocarbonio ha restituito una datazione risalente ad un periodo compreso tra il 230 e il 380 d.C., quando il cristianesimo stava avanzando, in Egitto, e la mummificazione era un processo in via di progressivo abbandono. La mummia della donna anziana è stata ritrovata nei dintorni di Tebe. La donna soffriva di una patologia abbastanza comune, nell'antico Egitto: mal di denti, con ascessi diffusi. La condizione della sua dentatura non era delle migliori, insomma.
La terza mummia era un uomo, vissuto alcuni secoli prima rispetto alle due donne, quando a governare l'Egitto era una dinastia di origine greca. Anche lui aveva seri problemi dentari, dal momento che nella sua bocca sono presenti diverse cavità, una delle quali, forse, è stata causa di una severa infezione che ha portato alla morte dello sfortunato "proprietario". La condizione dell'uomo era talmente critica, che negli ultimi giorni di vita gli era stato praticato una sorta di bendaggio intriso di medicina e posto nelle cavità dentarie. L'uomo è morto intorno ai 20-30 anni di età.

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