domenica 10 febbraio 2013

Le mille vite di Megiddo

Porta monumentale della città di Megiddo
Gli scavi nel sito di Tell Megiddo, una delle località archeologiche più grandi di Israele, hanno permesso di recuperare dei reperti che possono significare molto nell'antica storia del Paese.
Tra i templi cananei l'Università di Tel Aviv ha scoperto un edificio risalente all'Età del Ferro (1000-925 a.C.), con ben 18 pilastri. Più ad est del Tell, in una zona per gran parte inesplorata, è stato riportato alla luce un sito più grande di Megiddo. Gli indizi dell'esistenza di questo sito sono stati alcuni cocci in ceramica sparsi sul terreno. Gli studiosi pensano che al di sotto del terreno possano essere nascosti i resti di una città che doveva ospitare gran parte della popolazione di Megiddo, operai, artigiani e commercianti.
Finora sono state trovate le cave da cui sono state estratte delle pietre poi lavorate dagli antichi artigiani e sono stati anche rintracciati le mura di ampie strutture risalenti alla prima Età del Bronzo.
Megiddo fu abitata sin dal 7000 a.C. fino al 586 a.C. ed era una località strategicamente cruciale nel mondo antico. Essa si trovava al di sopra di uno stretto passaggio attraverso il quale passava un'importante via commerciale che collegava l'Egitto all'Assiria. Il nome della città è stato citato anche in antichi testi egizi relativi alla campagna del faraone Thutmosis III, che attaccò Megiddo nel 1478 a.C.. Megiddo fu anche teatro di un'altra importante battaglia, quella tra l'Egitto e il Regno di Giuda del 609 a.C.

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