sabato 23 agosto 2014

Proseguono i ritrovamenti a Despotiko

Frammento di acroterio da Dispotiko (Foto: TOC)
Gli scavi sulla disabitata isola di Despotiko, ad ovest di Antiparos, hanno restituito reperti molto importanti per tracciare la topografia e l'organizzazione spaziale del santuario di Apollo che sorgeva nell'area di Mandra.
Negli ultimi 17 anni l'archeologo Giorgos Kouragios ha condotto a Despotiko un'indagine sistematica che ha rivelato l'esistenza di un grande e ricco santuario arcaico, fondato probabilmente dagli abitanti dell'isola di Paros. Il centro di culto era protetto da un cortile che conteneva un tempio di marmo le cui colonne erano alte circa 7 metri. Accanto a questa zona vi era l'altare rituale. Gli ultimi scavi hanno individuato, accanto all'ingresso del santuario, un nuovo grande edificio che si va ad aggiungere ai dodici precedentemente individuati ed ai cinque che sono stati scavati sull'isolotto di Tsimintiri che, nel periodo arcaico, era collegato con Despotiko.
Frammento di statua di kouros arcaico (Foto: To Vima)
Lo scavo di questo nuovo grande edificio non è stato ancora completato, ma è stato subito chiaro che la sua pianta doveva essere piuttosto complessa, con almeno cinque stanze. L'identificazione del palazzo conferma la continuità di funzionamento del santuario nel tempo e l'organizzazione complessa di quest'ultimo, indice di una frequentazione costante nel corso dei secoli.
L'edificio arcaico denominato D è uno degli edifici più importanti del complesso templare, realizzato interamente in marmo, come di marmo sono le sue colonne. Al di sotto di questo ricco edificio sono state rintracciate le fondamenta di un edificio precedente contenente una gran quantità di ceramiche del Periodo Geometrico, unitamente ad una gran quantità di ossa di animali bruciati (cavalli, suini, ovini, caprini, uccelli).
Questi ritrovamenti provato che la pratica religiosa, all'interno del santuario, era già viva nel IX secolo a.C.. Ad ovest dell'edificio D sono stati rinvenuti vasti depositi di oggetti che sono stati studiati nel 2013. Gli scavi di quest'anno hanno rivelato tegole arcaiche appartenenti ad un tetto, tegole in argilla che coronavano il tetto dell'edificio, figurine di animali, un rhyton a forma di testa di leone, oggetti in bronzo, gioielli e vasi con iscrizioni dedicatorie ad Apollo. Sono stati anche recuperati i resti di una statua raffigurante un kouros arcaico che vanno ad aggiungersi ai 65 altri pezzi relativi a diverse sculture, tra i quali il dito di una statua che doveva essere colossale e che era, probabilmente, la statua di culto.

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