venerdì 14 agosto 2015

Sorprese dagli scavi sul Palatino

Parte di una coppa del VI secolo a.C. trovata negli scavi delle Curiae
Veteres (Foto: Antonio Ferrandes)
Gli archeologi che stanno lavorando sul Palatino quest'estate, hanno scavato una parte delle fondazioni di un santuario risalente al IV secolo a.C. connesso ad un culto che le fonti antiche ricollegano a Romolo, fondatore mitico della città.
Questa scoperta, affermano gli archeologi, porterà ad ulteriori esplorazioni anche per gli elementi più antichi del santuario, chiamato Curiae Veteres. I resti sono venuti alla luce nel versante nordest della collina. Lo scavo è condotto dall'Università "La Sapienza" di Roma. Non sono emersi molti materiali relativi al VI secolo a.C., anche se Roma era già una città importante, all'epoca.
Le Curiae Veteres era un edificio tra i più importanti dell'epoca, un luogo dove i Romani usavano riunirsi per il culto ed uno dei punti che ha caratterizzato fortemente la città romulea. Due volte l'anno, ai primordi della vita di Roma, i rappresentanti delle 30 curie in cui era divisa la città si riunivano nella sala dei banchetti alle Curiae Veteres, finché il santuario divenne troppo piccolo e venne costruito un nuovo edificio, la Curia.
Il santuario, che si pensa abbia avuto radici già nell'VIII secolo a.C., venne distrutto nell'incendio neroniano del 64 d.C. e ricostruito sotto i Flavi. In questa nuova ricostruzione venne utilizzato fino alla fine del IV secolo d.C., quando vennero vietati per sempre i culti pagani.

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