giovedì 28 aprile 2016

Torna alla luce il ghetto di Amsterdam

I resti del ghetto ebraico della Amsterdam del XVII secolo
(Foto: at5.nl screenshot)
Gli archeologi olandesi hanno da poco riportato alla luce quelli che pensano essere i resti di un ghetto/baraccopoli del XVII secolo nel centro di Amsterdam. La scoperta è stata fatta all'inizio di aprile da operai che stavano scavando per gettare le fondamenta di un complesso alberghiero e immobiliare.
L'archeologo Jerzy Gawronsky ha affermato che le persone che vivevano in questo ghetto erano poverissime. Nel ghetto, poco più di una baraccopoli tutto sommato, vivevano centinaia di persone in condizioni di vita estremamente precarie. In ogni piccola unità abitativa vivevano, ammassate le sulle altre, fino a dieci persone, in un'atmosfera carica di umidità e senza finestre. Originariamente, nel 1594, l'area era occupata da un cantiere navale, poi venne trasformata in luogo in cui concentrare gli ebrei poveri e il cantiere venne spostato altrove.
L'antico ghetto ebraico è stato documentato con fotografie prima di essere ricoperto. Gawronski ha affermato di aver anche trovato un bagno, forse un mikvah, all'interno dell'area. Amsterdam fu un importante centro di concentrazione degli ebrei che fuggivano dal Portogallo e dalla Spagna durante il periodo dell'Inquisizione.

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