domenica 11 giugno 2017

Tolemaide, Libia, scoperta una villa romana

Una lucerna con la raffigurazione di
un combattimento tra gladiatori
(Foto: M. Bogacki)
Gli archeologi della missione archeologica polacca hanno scoperto a Tolemaide, in Libia, una villa romana di 1700 anni fa con tanto di splendidi mosaici che raffigurano Arianna e Dioniso addormentati. Oltre al mosaico sono state portate alla luce delle statue e un gruzzolo di 553 sesterzi in argento e bronzo. La villa si estendeva su 600 metri quadrati di superficie e risale al III secolo d.C.
La maggior parte delle monete sono state trovate all'interno di un ambiente della casa dove erano anche delle lampade in terracotta. Forse si trattava del compenso di artigiani locali. La città di Tolemaide venne fondata quasi 2300 anni fa, agli inizi del IV secolo a.C., dai Greci di Barce, cittadina anch'essa libica. Non è conosciuto il suo nome originale ma venne chiama Tolemaide durante il dominio della dinastia macedone dei Tolomei. La dinastia dei Tolomei iniziò a governare la regione nel 305 a.C., con Tolomeo I Soter. Il suo dominio si estendeva su una vasta area che andava dalla Siria alla Nubia. La capitale del regno era Alessandria d'Egitto. Nel 96 d.C. l'intera provincia della Cirenaica, inclusa la città di Tolemaide, venne consegnata pacificamente ai Romani.
I Romani finirono per disinteressarsi delle sorti della nuova provincia, che finì per diventare un covo di pirati. Nel I secolo d.C., durante le guerre mitridatiche, però, fecero un notevole sforzo per ristabilire l'ordine in Cirenaica. La villa con i mosaici è stata costruita centinaia di anni dopo queste vicende, intorno ad un cortile che fungeva da peristilio, come nelle più classiche delle ville romane.
Alcune pareti con relativi affreschi della villa di Tolemaide
(Foto: M. Bogacki)
I mosaici trovati dalla missione archeologica sono estremamente preziosi. Uno di essi raffigura Arianna e il suo sposo, il dio Dioniso, addormentati. Un altro mosaico riproduce il ciclo di Achille, con l'eroe greco raffigurato sull'isola di Skyros, dove sua madre, temendo la sua morte prematura nella guerra di Troia, lo aveva inviato travestito da fanciulla. Due altri mosaici, uno nel cortile della vitta e l'altro nella camera da pranzo, sono stati chiamati Leukaktios, dalla sovrapposizione, in epoca successiva, forse dai nuovi proprietari, di un pavimento di pietra bianca.
La stanza con il mosaico di Arianna e Dioniso (Foto: M. Bogacki)
Alcuni affreschi parietali della villa imitano il marmo, con forme geometriche colorate, altri presentano raffigurazioni di diversi uccelli. L'abbandono di questa elegante abitazione avvenne, quasi certamente, al culmine di una serie di terremoti che funestarono la regione. Due, in particolare, registrati nella metà del III secolo d.C. e nel 365 d.C., possono aver inflitto all'edificio il colpo fatale. Il tesoretto di monete d'argento e di bronzo era sepolto sotto il crollo della casa.
La città di Tolemaide, però, sopravvisse a questi disastri naturali e rimase, almeno per un certo lasso di tempo, capitale della Cirenaica. Nel 428 d.C. venne distrutta dai Vandali che avevano invaso il nord Africa. Tolemaide venne ricostruita sotto Giustiniano I, imperatore bizantino dal 527 al 565 ma venne nuovamente rasa al suolo nel VII secolo d.C. dagli Arabi e non venne più ricostruita.

Fonte:
haaretz.com

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